È sotto gli occhi di tutti che, negli ultimi anni, si è verificato un severo inasprimento del contenzioso fra professionista e cliente, cui, in parallelo, ha fatto riscontro l’accentuarsi dei problemi connessi alla gestione dei sinistri aperti dai professionisti sulle proprie polizze di responsabilità civile.

Questa tendenza, che riguarda tutto il mercato assicurativo, ha ragioni diverse:
  • la crescente complessità del quadro normativo in generale e di quello legato alle attività professionali in particolare;
  • la maggiore attenzione dei clienti e dei media ai diritti e alle aspettative nascenti dai rapporti professionali;
  • le frequenti implicazioni di responsabilità penali;
  • la congiuntura, che a volte induce il cliente a pretestuose rivalse sul professionista.
La maggiore frequenza e, spesso, la maliziosità o infondatezza delle richieste di danno avanzate dai terzi al professionista, comportano da parte delle compagnie un atteggiamento più cauto e sotto un certo aspetto attendista, quando non evasivo, specie per quanto attiene alla fase della “presa in carico” del sinistro.
La copertura di RC Professionale, cardine indispensabile della tutela del patrimonio dell’assicurato, può allora essere efficacemente integrata da una polizza di “Tutela Legale”, sottoscritta da una compagnia diversa e specializzata: facendosi carico delle spese conseguenti a vertenze legali e controversie giudiziali o stragiudiziali, essa consente all’assicurato di tutelare efficacemente i propri diritti.

Riteniamo quindi particolarmente importante che il professionista valuti l’abbinamento della polizza di tutela legale a quella di responsabilità civile della propria attività; una copertura valida dovrà intervenire, oltre che per la difesa in sede penale in caso di reato colposo, per quella in sede civile in caso di inoperatività della polizza di RC professionale, e anche per le spese di messa in mora e chiamata in causa dell’assicuratore di RC professionale.