Trilla il campanello; è il vicino del piano di sotto. Ci dice che il muro del suo soggiorno è inzuppato d'acqua. Colpa del tubo di scarico della nostra lavatrice: ha una piccola perdita, ma è bastata per causare un bell'allagamento. 

Questa situazione è molto comune, forse tutti prima o poi hanno vissuto, come vittime o come responsabili, una vicenda di questo tipo. Oppure hanno avuto un cane un po' troppo mordace, o un domestico imprudente, o un figlio vivace e maldestro, o una bicicletta senza freni... Le occasioni di causare involontariamente un danno a terzi, nello svolgimento delle più comuni attività della vita privata, non mancano.

Ecco perché assicurare la responsabilità civile propria e dei familiari conviventi è un atto di previdenza, in primo luogo perché si garantisce ai terzi il ristoro economico delle conseguenze del danno causato, ma poi perché si tutela la propria integrità patrimoniale, che potrebbe essere messa a rischio dall'obbligo di risarcire un grave danno prodotto per colpa nostra o di una persona della quale dobbiamo rispondere.

L'assicurazione, che, significativamente, spesso è ancora conosciuta come la "polizza del capofamiglia", ha un costo molto contenuto e può essere sottoscritta anche per massimali elevati. Sono talora disponibili estensioni per immobili affittati a terzi, per detenzione di animali pericolosi, per attività di B&B e per altre attività non di interesse generale.

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