Le azioni di contrasto alle frodi RCA

La truffa ai danni degli assicuratori ha molte sfaccettature e diffusione internazionale, tanto da aver alimentato una cospicua letteratura e da assurgere regolarmente agli onori della cronaca.
I rami più colpiti sono l’incendio, il furto, gli infortuni, il vita, le fidejussioni. Ma il primato - per volume, frequenza e costo -  spetta incontrastabilmente alla RCA, attorno alla quale ruotano organizzazioni criminali assai articolate e causa di elevato allarme sociale.
A fine 2016, l’IVASS ha fatto il punto sugli strumenti di contrasto già attivati e in progetto.
Negli ultimi anni sono effettivamente stati emanati importanti provvedimenti antifrode, tra cui:
  • le regole di organizzazione degli uffici antifrode delle compagnie e di rendicontazione delle attività;
  • la dematerializzazione dell’attestato di rischio;
  • la digitalizzazione del certificato di assicurazione;
  • la revisione della Banca dati sinistri e creazione delle banche dati testimoni e danneggiati;
  • la rilevazione trimestrale dei prezzi effettivi delle polizze RCA.
Merita attenzione l’ultimo strumento attivato (operativo da giugno 2016) rappresentato dall’Archivio Integrato Antifrode (AIA), che rappresenta un esempio di Big Data da utilizzare come formidabile strumento per la lotta alle frodi nonché per l’attività di data quality.
Infatti, l’AIA produce un report mensile di data quality che consente alle imprese di monitorare costantemente l’attività di alimentazione delle banche dati antifrode e di conoscere la “qualità” del proprio portafoglio, con l’obiettivo esplicito di potenziamento dell’attività di detection.
A seguire il sistema sarà ulteriormente potenziato, ponendo l’Italia all’avanguardia nel panorama internazionale. Dal lato dell’utenza, la messa a regime dovrebbe permettere un’ulteriore avvicinamento fra nostre le tariffe RCA e quelle medie europee, un confronto che ci ha sempre messo in forte imbarazzo.
Le novità saranno quattro:
  • l’istituzione del portale web AIA;
  • il completamento degli archivi interconnessi;
  • l’impiego di strumenti avanzati di detection (network analysis);
l’attestato di rischio dinamico (ossia in tempo reale).