Per oltre 40 anni l'assicurazione per la responsabilità civile della circolazione dei veicoli a motore - obbligatoria dal remoto 1969 - è stata mal tollerata dagli italiani e causa di continue polemiche sugli aumenti tariffari.
Eppure, basterebbe considerare i pericoli della circolazione per capire che un sinistro potrebbe anche avere effetti devastanti sul proprio patrimonio, tanto che nessuna persona di buon senso rinuncerebbe ad assicurarsi se venisse mai a decadere l'obbligo di legge.
Quanto ai costi, nello stesso periodo, per varie ragioni - alcune delle quali avrebbero dovuto essere severamente contrastate - di rado i bilanci delle compagnie hanno tratto un diretto beneficio dal ramo RCA.
Quell'epoca è ormai lontana e da anni vari fattori stanno sostenendo una positiva concorrenza e una maggiore dinamicità dell'offerta. L'erosione continua dei premi, durata quasi un decennio, li ha sostanzialmente allineati alla media europea.

L'apparente semplicità delle polizze, che in larga misura devono rispondere a uno schema legale, può indurre a sottostimare alcuni aspetti non primari, ma capaci di riservare sgradite sorprese. Pensiamo alle situazioni che aprono la porta alla rivalsa della compagnia verso conducente e proprietario, alle tendenze della giurisprudenza ancora non recepite dal legislatore, alle coperture di danno (furto, kasko, vetri...), alle insidie di alcune offerte online. Perciò, anche per la RCA il consiglio del consulente assicurativo aiuta a fare la scelta migliore.

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