II cantieri nautici italiani mantengono un’elevata reputazione internazionale e restano i leader nel settore di punta dei grandi yacht, ma il diportismo è sempre stato lontano dalla popolarità di cui gode in tanti Paesi europei. In Germania, Regno Unito, Francia, Polonia e in tutto il Mediterraneo gli appassionati possessori di una barca sono circa 35 milioni. Per varie ragioni culturali e organizzative e a causa di una costante ostilità fiscale, in Italia le imbarcazioni registrate sono 100.000, i posti parca 15.000, le giornate annue di navigazione mediamente 38, malgrado un clima molto più favorevole di quelli baltici, atlantici e dei laghi mitteleuropei.
Non sorprende dunque che la nostra offerta assicurativa sia arretrata, come dimostra un normativo di riferimento fermo ormai da vent’anni.
La cosiddetta polizza italiana è un pacchetto di garanzie contro tutti i rischi ("all risks"), redatto dal pool assicurativo A.N.A.D.I. (Accordo Imbarcazioni e Navi da Diporto) specializzato nel settore del diportismo nautico.
Propone, a seconda delle differenti necessità dei diportisti, tre formule decrescenti di copertura.
Garanzia A
È la formula con la copertura più estesa (all risks). L'assicurato deve dichiarare i periodi in cui tiene la barca in navigazione e quelli in cui la tiene in giacenza. Se l'imbarcazione si trova in navigazione nel periodo dichiarato per la giacenza, è tenuta coperta solo per le garanzie previste nella formula "B".
Garanzia B
Sono esclusi solo alcuni danni parziali, mentre sono inclusi i danni parziali da incendio, esplosione, scoppio, fulmine, furto, rapina e pirateria. Questa formula copre dodici mesi su dodici e non è quindi necessario dichiarare i periodi di navigazione e di giacenza.
Garanzia C
È un pacchetto molto economico, che serve a coprire il patrimonio dagli eventi catastrofali (perdita totale, abbandono, spese di salvataggio). Non contempla i rischi di furto, rapina e pirateria. Anche questa formula copre, come la precedente, dodici mesi su dodici.
Le tre garanzie comprendono le spese di salvataggio e di rimozione del relitto per un massimale pari alla somma assicurata dell'imbarcazione.
La polizza inoltre prevede, con adeguati sovrappremi, le seguenti estensioni: regate veliche, locazione o noleggio, scuola vela, rinuncia azione di rivalsa per danni da incendio nei confronti del cantiere depositario, trasferimenti terrestri, rischi guerra e socio politici.
La somma da assicurare va divisa in 4 voci:
a) Corpo
b) dotazione extra
c) vele extra
d) battelli servizio
Da notare che la somma assicurata, in deroga all’art. 515 del Codice della Navigazione, non equivale a stima, salvo casi particolari.
Con riguardo ai limiti geografici, quando l’imbarcazione è in acqua, la polizza consente la navigazione nelle acque del Mar Mediterraneo entro gli stretti nonché nelle acque interne dei Paesi Europei; quando l’imbarcazione è a terra, la copertura opera nel territorio dei Paesi bagnati dalle predette acque.
L’unità da diporto in giacenza, inoltre, è tenuta coperta secondo termini diversi a seconda che via sia o meno equipaggio a bordo: nel primo caso essa è sempre coperta, a prescindere dal fatto che l’imbarcazione si trovi in giacenza in acqua o a terra.
Quando l’imbarcazione non ha equipaggio a bordo ed è in giacenza in acqua, sarà coperta solo quando il rischio della navigazione si presenta in maniera molto attenuata, ossia quando l’unità si trovi in porto, in acque marine protette dai venti e dal movimento ondoso per almeno tre quadranti e in acque interne.
Restano comunque coperte le operazioni di alaggio, varo, movimentazione a terra effettuate nei luoghi adatti e tramite l’adozione delle cautele necessarie, le operazioni di rimorchio per prestare assistenza o salvataggio nonché l’ordinaria manutenzione e le riparazioni di danni a carico della compagnia.