La guida in stato di ebbrezza: conoscere per prevenire

Può capitare a chiunque, durante una festa o una serata passata con gli amici, di eccedere nell’assunzione di vino, birra, cocktail e superalcolici vari e poi dover rientrare a casa alla guida di un’auto.
Per vivere serenamente i momenti di allegria ecco alcune indicazioni sulla normativa in caso di guida in stato di ebbrezza, contenuta nel Codice della Strada, che stabilisce che “è vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche”.

Per guida in stato di ebbrezza vi sono diversi livelli sanzionatori secondo il tasso alcolemico accertato:
  • per un tasso > a 0,5 ma < a 0,8 g/l è prevista la sanzione amministrativa da 500 a 2.000 euro, la sospensione della patente da tre a sei mesi, la decurtazione di 10 punti della patente (20 punti per chi ha la patente da meno di 3 anni) e si rischia il fermo del mezzo;
  • per un tasso > a 0,8 ma < a 1,5 g/l è prevista l’applicazione di un’ammenda da 800 a 3.200 euro, e l’arresto da tre a sei mesi, la sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno e la sottrazione di 10 punti della patente e il fermo del mezzo;
  • per un tasso > a 1,5 g/l è prevista un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, e l’arresto da sei mesi a un anno, la sospensione della patente da 1 a 2 anni, i punti sottratti sono 12 e la confisca del veicolo avviene per sentenza. Nel caso il mezzo sia di proprietà di una persona estranea al reato, l’alternativa alla confisca è la sospensione della patente da 2 a 4 anni.
La sanzione è ancora più grave in caso di reiterazione del reato entro due anni o per conducenti di professione: in questi casi la patente è revocata e inviata al Prefetto.

Ma a quanto alcool corrispondono i limiti indicati?
Ci vengono in aiuto le tabelle che i pubblici esercizi sono obbligati a esporre. Sulle tabelle troviamo indicazioni circa i rischi derivati dall’assunzione di bevande alcoliche e contengono sia la descrizione dei sintomi ai diversi livelli, sia le quantità degli alcolici più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico previsto dalla normativa. Le tabelle sono strutturate su diversi parametri tra cui peso corporeo, sesso del soggetto e l’eventualità che si sia a stomaco pieno oppure vuoto.
Così, ad esempio, una donna a stomaco vuoto supera i limiti di legge con 33 cl di birra doppio malto qualunque sia il suo peso corporeo. La stessa birra ordinata da un uomo determina il superamento delle soglie solo se il soggetto pesa meno di 75 chili. In generale una birra da 33 cl o un quarto di vino non provocano il superamento del tasso alcolemico se accompagnati da cibo.
Come sapere se si rientra nei limiti di legge?

Se si vuole essere sicuri di non rischiare al volante, basta una breve ricerca su internet per trovarsi di fronte ad una vasta scelta di etilometri: da quelli elettrici a semplici dispositivi “usa e getta”. Indipendentemente dal dispositivo utilizzato per controllare il tasso alcolemico, il consiglio migliore, come sempre, è la moderazione nel bere ed eventualmente la gestione della guida del mezzo su turni, in modo che almeno il conducente designato si astenga totalmente dall’assunzione di alcool.