Associazioni e spese legali

Malgrado siano ben noti l’elevato numero e la lunghezza delle cause civili italiane, la Tutela Legale è un ramo assai poco sviluppato nel nostro Paese. La parte di gran lunga preponderante della raccolta deriva da coperture semi-automaticamente inserite in altre polizze, prima fra tutte la RCA.
Sorprende dunque positivamente la propositività delle compagnie specializzate, che di frequente disegnano polizze su misura per precise categorie di utenti.

Tra queste, ci pare interessante quella dedicata alle associazioni nelle quali l’elemento personale è prevalente: sportive dilettantistiche, di volontariato, culturali, artistiche, ricreative, religiose e di tutela ambientale. Di solito le cariche e le collaborazioni sono prestate senza compenso alcuno, cosa che tuttavia non dà alcun vantaggio nel momento del bisogno: quando cioè ci si deve difendere da una altrui pretesa ovvero farne valere una propria.
Possono essere assicurati i membri del direttivo, i dipendenti, i collaboratori, gli associati e i volontari.

Le garanzie sono ampie. Le più rilevanti sono:
  • difesa penale per delitti colposi e dolosi (per questi ultimi, solo se si esce assolti dal processo)
  • recupero danni
  • spese di resistenza in secondo rischio rispetto all’obbligazione dell’assicuratore di responsabilità civile
  • chiamata in causa del medesimo, quando si manifesti riluttante a farsi carico della richiesta di risarcimento ricevuta dall’associazione
  • ricorso avverso la Pubblica Amministrazione
  • responsabilità amministrativa
  • contenzioso connesso alle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
I premi, generalmente contenuti, sono commisurati al settore di attività e al numero dei soci.
I massimali garantiti - ossia il costo massimo sopportato dall’assicuratore per le spese di giustizia, gli onorari del legale di propria scelta e dei periti di fiducia – sono sufficienti e, com’è tipico della Tutela Legale, valgono per singola lite, senza limite per anno assicurativo.